Libertà e pionierismo, così la Harley Davidson è diventata la moto simbolo dell'America

Da Il selvaggio con Marlon Brando alla coppia Fonda-Hopper in Easy Rider, da Harley Davidson and the Marlboro Man...

con Mikey Rourke a Nicholas Cage in Ghost Rider. Più che una moto, un mito. Il suo nome è Harley Davidson e parlare di lei è come raccontare la vita di una superstar. Nata in bianco e nero oltre un secolo fa ha affrontato il tempo per continuare a far parlare di sé attraverso i colori e le emozioni di uno stile retrò raffinato. Quest’anno la leggenda arrivata da oltreoceano compie 110 anni. E non li dimostra.

Amata e conosciuta da tutti, anche da chi non sa avviare uno scooter, è l’icona del lusso e dell’avventura che vede immettere su strada quasi 350mila moto ogni anno nel mondo e conta un esclusivo club di proprietari formato da 1.104.762 iscritti in 130 paesi.

Il motivo del successo è uno: l’unicità. Oggetto del desiderio di tanti, dalle persone comuni agli artisti, gli showman, gli attori famosi, gli sportivi, negli anni ha sempre rappresentato lo stile e la personalità di chi la possiede, diventando un tutt’uno con il motociclista.

Come con una donna, il biker vive un forte legame con la sua moto resa sempre più inconfondibile grazie alle grafiche, agli adesivi e ai disegni aerografati che la rivestono secondo i gusti del proprietario. Nel corso degli anni il suo appeal non è soltanto mutato ma migliorato. L’aggiunta degli scarichi, degli ammortizzatori oppure dei borsoni laterali per i viaggi uniti al look del biker contribuiscono alla simbiosi tra moto e motociclista entrando in questo modo nell’immaginario collettivo.

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